Elenco testi appartenenti al gruppo:pisolino

L’ altro giorno al lavoro ero talmente annoiato che mi sono immaginato di essere su di un bel motoscafo in mezzo al mare e , per rendere le cose più interessanti , ho aggiunto alla mia fantasia una bella ragazza bionda ed avvenente . Ma ad un certo punto la donna si rivolge a me in maniera seccata e io non riesco a capire perché sia così arrabbiata con me . In un istante mi accorgo che la ragazza non è altro che la mia avvenente capufficio che inveisce nei miei confronti per la mia scarsa attenzione al lavoro e rimango basito per la spiacevole mescolanza di sogno e dura realtà .
L’ altro giorno al lavoro Luca si era abbandonato a certi pensieri che andavano ben oltre il noioso compito di timbrare documenti . Si immaginò a bordo di un motoscafo accompagnato da una bellissima ragazza bionda in costume da bagno . Mentre era al timone dell’ imbarcazione , la ragazza iniziò a urlargli contro , ma lui non seppe comprenderne il motivo poiché fino a quel momento la gita era andata benissimo . Quando si accorse di trovarsi in ufficio e di aver immaginato tutto , era già troppo tardi . La voce femminile che aveva sentito non era altro che quella del suo capo , la quale lo stava rimproverando per le sue frequenti distrazioni .
L’ altro giorno a lavoro Marcello ha seriamente rischiato di essere licenziato . Erano circa le 15.30 e , ormai stanco dopo un’ intensa giornata lavorativa , inizia a immaginare , o meglio a sognare ad occhi aperti , le ormai prossime vacanze estive ai Caraibi , prenotate giusto il pomeriggio prima . Sogna una bella barca , il sole cocente nel cielo , il venticello che rende sopportabile il calore , il profumo dello iodio , un cappello da marinaio sulla testa e una vivace e floreale camicia , abbinata perfettamente al pareo di una signorina bella e bionda accanto a lui . Man mano l’ immagine di questa biondina diventa sempre più chiara : è il suo capo sorridente e in forma smagliante proprio in vacanza con lui ! Ma ecco il suo capo strillare che deve concentrarsi sul lavoro e che se sentirà ancora pronunciare il proprio nome in uno dei suoi sogni ad occhi aperti verrà licenziato . Marcello , rosso per l’ imbarazzo , ma anche amareggiato che si trattasse solo di un sogno , pone le sue scuse balbettando e riprende a lavorare .
Lavorare d’ estate è una tortura alla quale nemmeno le scienze più sofisticate hanno saputo porre rimedio . Monsieur Guilloche , seduto sulla propria poltroncina in pelle – comodissima , cela est sur , ma sicuramente troppo soggetta a innalzamenti termici nel periodo estivo – stava controllando annoiato che l’ azienda che forniva acqua Vichy al supermercato di cui era contabile avesse emesso una Nota di Credito per merce non consegnata . Chiuse un attimo gli occhi , cercando di far riposare un poco le pupille , stanche da quel lungo lavoro al PC – un vecchissimo Olivetti importato da una fabbrica torinese , un pezzo d’ epoca insomma … - , quando lo scroscio dello sciacquone del bagno attiguo all’ ufficio lo fece distrarre . Fu quella distrazione ad essergli fatale . Vide il mare , uno splendido motoscafo e lei , Giselle , il suo bellissimo capo , la donna – o meglio , la domina – che ogni uomo ragionevolmente femminista avrebbe desiderato . Indossava un pareo a fiori azzurri , sopra un bikini nero che – nel suo essere essenziale – la rendeva sicuramente desiderabile . L’ espressione di Giselle , però , non faceva pregustare alcun momento piacevole . - Monsieur Guilloche ! – la voce della donna lo riscosse , facendolo ripiombare nelle grigia quotidianità del suo uffcio la cui temperatura eguagliava sicuramente quella del Sahara – Non sa che sul luogo di lavoro non è consentito dormire ? ! Allez , travaillez !!! - . Era proprio vero che non era sempre l’ uomo a portare i pantaloni …
L’ altro giorno al lavoro un uomo dietro a una scrivania , presumibilmente un impiegato , piuttosto giovane , comincia a sognare ad occhi aperti . Nel sogno lui si trova su una barca in compagnia di una bella ragazza dai capelli biondi . C’ è il sole ed entrambi indossano abiti estivi dallo stile hawaiano . Lui è al timone . Lei pare essere invaghita di lui , ma , all’ improvviso , cambia umore e comincia ad urlargli contro . Lui è confuso e si chiede che cosa sia successo . Il sogno comincia a dissolversi e si comincia a intravedere quello che sta succedendo realmente ; quella donna è in realtà un suo superiore e lo sta rimproverando per non essere al lavoro come dovrebbe . L’ uomo non ha ancora le idee chiare e fa fatica a uscire dal mondo dei sogni .
L' altro giorno al lavoro Luca si stava annoiando molto e sognava ad occhi aperti le sue prossime vacanze in barca . Immaginava di essere il capitano della sua barchetta e di essere accompagnato da una bella ragazza bionda . Ma ad un certo punto i suoi sogni sono turbati da un imprevisto , la bella ragazza che è con lui sulla barca si arrabbia e comincia a gridare . Questo disturba molto i sogni di Luca , tanto da farlo tornare di colpo alla vita reale , appena in tempo per accorgersi che la bella ragazza che si era tanto arrabbiata con lui era in realtà il suo capo , che lo stava sgridando per essersi distratto per così tanto tempo .
L’ altro giorno al lavoro Mario ha deciso di fare una pausa , non accorgendosi che i minuti scorrevano velocemente e che lui stava sognando ad occhi aperti : pensava di essere il timoniere di una bella barca , quando all' improvviso una donna bionda in costume da bagno , che assomigliava molto al suo capo , le si avvicina . La donna , prima con fare bonario e seducente poi indignandosi , comincia ad urlare contro di lui , per poi allontanarsi e lasciarlo alquanto stupito . Proprio in quel momento sente di nuovo la voce di quella donna rimbombargli nelle orecchie , questa volta però sembra molto più reale ... di soprassalto si risveglia dal suo sogno ad occhi aperti e si accorge che il suo capo lo sta fissando in modo poco rassicurante . Sono già le 15 : 30 e lui non ha finito il suo lavoro . Il suo bel sogno svanisce così all’ improvviso e Mario viene catapultato nella monotonia della vita quotidiana .
Un giorno al lavoro , mentre mi occupavo di cose estremamente noiose , senza accorgermene , iniziai a fantasticare a occhi aperti , ancora seduto alla mia scrivania . Mi ritovai su un motoscafo che correva veloce su un mare azzurrissimo , col vento che mi scompigliava i capelli e uno splendido sole in cielo . Accanto a me comparve anche una bellissima ragazza bionda in costume da bagno , che aveva un' aria affabile e famigliare . Improvvisamente però il viso le divenne seccato e iniziò a gridarmi contro . Io ne fui molto sorpreso e non riuscivo a spiegarmi che cosa avessi fatto a quella bella ragazza . In un momento mi ritrovai nel mio ufficio con la stessa ragazza bionda , stavolta vestita , con la faccia ancora più seccata , che minacciava di cacciarmi dall' ufficio al mio prossimo volo di fantasia .
L’ altro giorno al lavoro sognavo ad occhi aperti . Immaginavo il mio luogo ideale : il mare , il sole , un motoscafo e la compagnia giusta . Lei ed io in mezzo alle onde blu , i gabbiani nel cielo , le fantasie floreali dei nostri vestiti estivi , e la brezza del mare addosso . Mi immaginavo così , a condurre il motoscafo verso spiagge bianchissime e deserte , verso un’ isola piccola ed incontaminata , o alla scoperta di grotte misteriose e luccicanti . E accanto a me . , lei : bella , bionda e sorridente , pronta ad assaggiare frutti esotici e a sentire il profumo di fiori nuovi e bellissimi . Tutto era perfetto finché ad un certo punto , lei si è alterata visibilmente e ha iniziato ad inveire contro di me , senza che io capissi . Poi ho capito tutto all’ improvviso : la bella compagnia sul motoscafo con me , altri non era che il mio capo , che coltomi con la testa tra le nuvole , mi ha riportato subito alla realtà per nulla esotica del mio ufficio , e ha affondato tutte le mie visioni di luoghi lontani .
L’ altro giorno al lavoro un uomo con capelli molto corti pizzetto e vestito con una camicia . Seduto dietro una scrivania da ufficio sognava di essere al mare in una barca a motore con la sua collega . In barca l’ uomo è vestito con una camicia a fiori ed un capello da marinaio ci prova con la donna che indossava un pareo a fiori ed un reggiseno e portava dei capelli molto lunghi a tal punto la donna si adira l’ uomo si chiede perché questa signorina sia cosi inalberata con lui . Nel passaggio dal sogno alla realtà questa signorina portava capelli raccolti occhiali un gilet una camicia e dei pantaloni la quale ora è molto adirata . Riprendendosi dal sogno l’ uomo si rende conto del fatto e stupefatto timbra un foglio che le aveva portato la sua collega .
L’ altro giorno al lavoro mi stavo annoiando mortalmente perché la statistica sulle nascite dei canguri in Australia , che dovevo consegnare al mio capo entro la mattinata , non rientrava tra le cose più interessanti del mondo ; così cominciai a fantasticare … Mi trovavo su uno yacht in mezzo al mar dei caraibi in compagnia di una bellissima donna , il sole splendeva , i gabbiani volavano intorno alla barca e noi chiacchieravamo amabilmente … tutto era perfetto . Improvvisamente la mia bella compagna si arrabbiò , era davvero infuriata e mi gridava che era inaccettabile il mio comportamento ! Davvero non capivo come mai si fosse irritata così tanto di punto in bianco e poi cosa stavo facendo di tanto sbagliato ? Lei continuava a dirmi , con un tono molto irritato , che ero un irresponsabile e che lasciavo sempre i lavori a metà … Queste ultime parole mi ricordavano terribilmente il mio capo … Di colpo tornai alla realtà e mi trovai davanti al mio capo che mi stava insultando in tutti i modi perché la relazione non era finita . Dovetti quindi finire tutto in fretta e furia con il mio capo che controllava in piedi di fianco alla scrivania . Peccato davvero che il mar dei caraibi fosse stato solo un sogno …
L’ altro giorno al lavoro stavo fantasticando sul mio capo . Mi era già capitato in passato di fantasticare su di lei , però questa volta ero talmente immerso nel sogno ad occhi aperti che non mi ero accorto della sua presenza . Da quando ho scoperto –per puro caso- che le piacciono le navi non faccio che immaginarmi nei panni di un capitano che decide di portare in barca la propria donna ( nel sogno in questione , il mio capo " . Mi guardava dolcemente mentre tenevo fermo il timone tra le mani , incitandomi . < > gridava , come a esortarmi . La sua voce era squillante , il tono chiaro , riuscivo a distinguere perfettamente quelle parole . < > ... Di colpo mi resi conto che quelle parole erano reali : lei si trovava veramente davanti ai miei occhi , ma al posto dei gabbiani che volavano alto in cielo , dietro di lei un orologio da parete e sotto i miei occhi le pratiche che dovevo sbrigare entro la giornata . In effetti mi stava incitando ad andare avanti , ma con il lavoro ...
L’ altro giorno a lavoro , per evadere dalla monotonia delle mura de proprio ufficio , un uomo iniziò a sognare ad occhi aperti . Sognò di stare al timone di una barca , con il Sole caldo , i gabbiani che volavano nel cielo limpido , e una bella donna al suo fianco . A un tratto , la donna , da spensierata e felice cambiò , e iniziò a sbraitare ed a agitare i pugni contro l’ uomo . Lui non capiva , la vide cambiare anche fisicamente : i suoi capelli sciolti e scompigliati dal vento divennero ad un tratto legati in uno chignon , e al posto del costume da bagno , ora indossava una camicia e un gilet . Anche lo sfondo stava cambiando : il sole caldo aveva lasciato il posto a un grigio orologio da muro . Fu allora che capì che il suo viaggio era solo mentale , che in realtà lui si trovava in ufficio e che la donna accanto a lui era la sua collega che lo stava richiamando al suo lavoro .
L’ altro giorno al lavoro è accaduto un nuovo episodio significativo . Il lavoro impiegatizio da sempre infatti deve fare i conti con la ripetitività e la scarsa creatività richiesta ai lavoratori . Le mansioni , ossessivamente da svolgere secondo iter stabiliti , hanno infatti indotto un giovane impiegato a rifugiarsi in fantasie che lo hanno condotto a isolarsi mentalmente dall’ ufficio , bloccando anche l’ esecuzione del compito a cui il dipendente era preposto . Se a tutto questo si aggiunge anche una certa attrazione per la giovane dirigente d’ ufficio , il quadro fantasmatico è completo . Il sogno a occhi aperti vola sulle onde del mare , in dolce compagnia della dirigente e si infrange solo quando la voce della medesima riporta l’ impiegato alla realtà ricordandogli l’ inadempienza nei confronti della mansione lavorativa . Il senso di frustrazione provato dal dipendente si è successivamente sommato al senso di colpa , causandogli sensazioni di inadeguatezza che hanno ulteriormente disturbato , nelle ore successive , un sereno svolgimento dalla mansione lavorativa .
Qualche giorno fa un mio amico mi ha raccontato di un' imbarazzante scena capitatagli in ufficio mentre era sovrappensiero : stava immaginando di trascorrere qualche giorno in vacanza al mare in compagnia della sua datrice di lavoro , un' avvenente donna sulla quarantina . Il suo programma ideale consisteva nel passare un bel week end a Capri , magari noleggiando un motoscafo per una gita avventurosa fuori porto . Tutto bene fino a quando non ha sentito una voce femminile ( quella della sua superiore " in lontananza richiamarlo e riportarlo alla realtà infrangendo le sue macchinazioni . Una bella strigliata a muso duro e da quel giorno la protagonista dei suoi sogni non è più la sua datrice !
L' altro giorno al lavoro , dopo una lunga e faticosa mattinata passata a controllare e ricontrollare il bilancio dell' azienda , decisi di prendermi una pausa dai conti che non tornavano . La mia mente iniziò a viaggiare senza che potessi fermarla e presto mi ritrovai sulla mia nuova barca , acquistata qualche mese fa , in mezzo al mare in compagnia di una meravigliosa ragazza bionda in costume da bagno , con il vento che le accarezzava i capelli . Tutto era perfetto , finché improvvisamente e senza motivo il sorriso di quella ragazza bellissima non si trasformò in un ringhio inquietante . Mentre mi chiedevo che cosa avessi fatto di male , i capelli svolazzanti della ragazza si legarono in una coda e notai per la prima volta un paio di occhiali da vista intorno ai suoi occhi . “ Che strano , ” pensai , “ assomiglia proprio a ... ” Era il mio capo ! Ahimè , non nel sogno , ma nella realtà , ed era anche piuttosto arrabbiata !
L' altro giorno al lavoro , Marco si è fermato a fantasticare sulle sue prossime vacanze . Quest' anno ha deciso per una vacanza al mare ; e così ha immaginato di trovarsi a bordo di una barca e niente meno che in compagnia del suo capoufficio , la dottoressa Forti ! Ma anche nelle sue fantasie la donna ha trovato un buon motivo per rimproverarlo , infuriandosi per il suo modo troppo spericolato di portare la barca ... E come se non bastasse , la dottoressa Forti , sorprendendo Marco a non fare nulla durante l' orario di lavoro , lo ha minacciato di licenziarlo per non aver rispettato i tempi di consegna del suo incarico .
L’ altro giorno al lavoro preso da un momento di smarrimento mi misi a pensare , anzi a sognare … Ero uscito di casa molto presto ed ero andato in ufficio per sbrigare le numerose pratiche che ogni giorno occupavano tutto lo spazio della mia scrivania . Sapevo che in ufficio a quell’ ora non ci sarebbe stato nessuno e nel silenzio più totale potevo finalmente lavorare in santa pace . Mi sedetti alla mia scrivania e incominciai con il solito timbro tra le mani , ma presto la mia mente intraprese pensieri diversi . Sognavo di essere al mare su una barca stupenda , bianca in compagnia di una donna bellissima alta , con i capelli lunghi color oro e gli occhi azzurri . Era la direttrice , che tutti i giorni dirigeva e lavorava con me in ufficio . Indossava un costume azzurro a due pezzi che le faceva esaltare l’ abbronzatura e portava un gonnellino a fiori azzurri e bianchi che le copriva dolcemente una parte delle lunghe gambe . Eravamo vicini , io guidavo il timone come un vero capitano verso una grande meta , lei accanto a me con i capelli mossi dal vento mi teneva compagnia . Eravamo in mezzo al mare , noi due soli . Era bellissimo . Ma all’ improvviso lei incominciò a discutere non riuscivo a capire il perché e mi minacciò con un pugno … . Presto il mio sogno svanì e mi ritrovai nella realtà davanti a me lei , la mia direttrice , che mi stava minacciando proprio un pugno … Il suo volto era arrabbiato aveva i capelli raccolti e indossava il solito abito , giacca e pantalone nero , era ugualmente bellissima . Mi disse : “ Che cosa stai facendo ? È questo il modo di lavorare ? Non sapevo cosa rispondere , rimasi immobile sempre seduto alla mia scrivania con il solito timbro in mano .. Cercai poi di scusarmi e ripresi a lavorare … Il sogno presto diventò solo uno splendido ricordo .
L’ altro giorno al lavoro mi trovavo seduto alla mia scrivania , come di consueto , aspettando ansiosamente la fine della giornata ; il lento ticchettio dell’ orologio sembrava volerla posticipare sempre di più . Era un giorno pesantemente ordinario , di quelli che non avrebbero trovato conforto nemmeno in una vincita milionaria alla lotteria . Pensai che , nonostante tutto , con una simile fortuna avrei potuto lasciare un lavoro totalmente inappagante e soddisfare alcune mie voglie . Considerai che sarebbe stato meraviglioso avere una propria barca , navigare e assaporare i profumi e i rumori del mare , magari al tepore del sole di luglio e al fianco di una ragazza bellissima . Così , mentre mi trovavo al timone del mio motoscafo , la vedo avvicinarsi lentamente ; i suoi capelli sciolti venivano accarezzati dolcemente dal vento , e il suo volto , libero da ogni preoccupazione , sembrava accennare un sorriso . L’ uno davanti all’ altra , la guardai profondamente , quando tutt’ ad un tratto la sua espressione cambiò . Trovai inspiegabile questo cambio repentino d’ umore , l’ atmosfera era meravigliosa , e tutto ciò che ci circondava appariva perfetto , come in un sogno . Dietro di lei i gabbiani e un orologio . Fu forse da quel dettaglio che mi accorsi che quella creatura favolosa era in realtà la responsabile dell’ ufficio che , molto adirata , riportò i miei pensieri alla scrivania . Quel maledetto orologio segnava solamente le tre e mezza .
L’ altro giorno al lavoro , guardando il sito di un villaggio vacanze su internet , ho iniziato a sognare a occhi aperti . Mi sono immaginato mentre guidavo un motoscafo sul mare trasparente delle Hawaii , con il vento sulla faccia e in cielo i gabbiani . Riuscivo a sentire il caldo secco , che non fa appiccicare i vestiti addosso per il sudore , e il sole battere forte sulla mia testa , coperta da un cappellino bianco , come quello dei capitani di marina . Mentre ero al timone del mio motoscafo , al mio fianco c’ era una ragazza . Ora , si sa che le persone che si vedono in sogno non hanno una faccia ben riconoscibile , ma piuttosto un volto confuso e indefinito . Ma nel mio sogno c’ era lei , Emma , il mio capo . I suoi capelli biondi erano sciolti , indossava un bikini , ma la sua espressione non era serena . Anzi , ad un certo punto si è girata verso di me e ha iniziato a urlarmi contro . “ Quando inizierai a svolgere seriamente il tuo lavoro ? Sei sempre lì a perdere tempo ! ” , diceva , ma non era solo un mio sogno . Lei era proprio di fronte a me , ma aveva i capelli legati ed era vestita elegante , come ogni giorno si presentava in ufficio . Fu allora che vidi il motoscafo del mio sogno affondare tra le onde , e che ricominciai a timbrare le solite scartoffie .
L’ altro giorno al lavoro un impiegato stava sognando ad occhi aperti . Era al timone di una barca con una donna stupenda . Lui le sta parlando ma ad un certo punto si rompe l’ atmosfera ed ella si altera . Lui ne rimane sorpreso perché non capisce il motivo . Dopo un po¬ ’ + di tempo il capo , Maria , passa a vedere se lui ha finito il lavoro assegnatogli . Resosi conto che lui non è neanche a metà lavoro , lo rimprovera . Egli , sentendo queste lamentele , cerca di migliorare la situazione inventando numerose scuse .
“ L’ altro giorno al lavoro mi sono fatto proprio una bella figura … ” stava raccontando Luca quando sono arrivata al bar ieri sera . “ Che figura ? ” chiese uno dei nostri amici . “ Io me lo immagino ” disse Marco , il cugino di Luca “ e immagino che abbia a che vedere con il tuo nuovo capo … Vorrei lavorare anch’ io 24h su 24 con una bionda sexy come quella ! ” “ Mica facile ” commentò Luca , con una smorfia “ non riesco a concentrarmi … Ad esempio , l’ altro giorno stavo rileggendo per l’ ennesima volta il bilancio quando ho ceduto alla fantasia … ” un coro di risatine . Luca sospirò “ Immaginavo me e lei , da soli , su una barca in metto al mare . Solo il rumore delle onde rotte dal nostro passaggio e il sole sulla pelle . E lei , bellissima in costume , con un pareo che le copriva i fianchi , mi guardava con quei suoi occhi intensi , come se io fossi stato il suo capitano . E lei , la mia donna … ” “ E come continuava la fantasia , eh ? ” disse una voce maliziosa . “ Ci stavamo guardando , persi nel nostro amore , quando all’ improvviso lei si arrabbia e comincia a urlarmi contro cose insensate – Incompetente ! Fannullone ! Ma per cosa ti pago io , eh ? – . Io non capivo , sentivo i gabbiani e il sole , ma lei ora urlava . Finché mi riscossi dal mio sogno , e davanti a me non c’ era più la bellissima donna in costume , ma un capo inferocito . – Sono già le tre e mezza ! Sono ore che aspetto il bilancio ! E tu stai lì a fantasticare e a giocare col timbro ! – E in quel momento , il mio sogno si è frantumato . La barca è affondata e con lei la mia fantasia ” “ E quindi ? ” “ E quindi mi sono ritrovato a lottare contro il mare in tempesta ! Con la speranza di naufragare su un’ isoletta e salvarmi da morte certa ! ”

 

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