| La scena rappresentata è ambientata in una stazione ferroviaria , lo si capisce dalla presenza dei treni .# Probabilmente è la stazione di una grande città , perchè è presente molta gente , cosa che non accade in stazioni piccole come quella della città dove abito io .# Come in tutte le stazioni bisogna fare attenzione ai ladri , ( come quello al centro della figura " che alla nostra minima distrazione sono pronti a coglierci di sorpresa ... e via ... magari il lettore mp3 nuovo sparisce ... Ogni tanto sono presenti anche scene toccanti come quelle di due amanti che si baciano prima di dividersi per il viaggio ( anche se questa scena si addice più ad un piem che alla comune vita pendolare " oppure qualche povero uomo ( come quello in basso a sinistra " che , o perchè non è tanto fortunato dalla vita , o perche non ha capito nulla di essa , è costretto a limitarsi vedendo da lontano le vite degli altri e cercando di far pena alla gente per campare , ( sua unica arma " ricevendo qualche moneta ( sempre troppo poche " dovuta alla nostra compassione .# È presente nell' immagine anche una signora seduta davanti ad un tavolino rovesciato , secondo me dovuto alla fretta di qualche passante distratto e di corsa per prendere l' ultimo treno della giornata , che involontariamente ha urtato il tavolino ... povera signora ... paga le conseguenze del fatto che siamo tutti sempre di fretta in questa vita , e non c' è , alcune volte , neanche tempo per rimediare ai danni da noi compiuti ... o addirittura accorgersene ... Si pensa solo più a correre ... bisogna sempre arrivare primi di tutti e per tutto ... Un particolare che colpisce la mia attenzione è la sporcizia della stazione : vecchi volantini attaccati al muro , la spazzatura che trabocca dal cestino e i giornali buttati per terra ... Le stazioni sono sempre luoghi inquietanti per me , e se sono sporche come questa lo sono ancora di più . # Non mi piace il luogo rappresentato nella figura , ( credo che questo si fosse già capito ! " rappresenta per me la fretta quotidiana , l' attenzione che sempre dobbiamo avere per non essere derubati dei 5 euro che ci portiamo dietro per fare pranzo e i cenci di sporcizia che giornalmente gettiamo per terra e che dobbiamo poi abilmente scavalcare ...
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| Esercizio LABORATORIO DI SCRITTURA Masserelli Francesca EMOH Sono le 2 del pomeriggio e la mia permanenza in questa città sta per terminare . Sono pronta a ripartire e questa volta con la destinazione ultima di tornare a casa . Lascio però a malincuore la città , la caotica Emoh , che tanto cara mi aveva ospitato in questo intermezzo di vita turbolenta .# Circa un anno era passato dal mio arrivo . Ero ancora un' adolescente impaurita e allo stesso tempo curiosa di esplorare la vita . Ora mi ritrovo una piccola donna cresciuta , carica di esperienze e pronta a ripartire , ad affrontare la vita da sola e a ritrovare il concetto di casa da qualche parte per il mondo .# Come un ricordo ancora vivo nella mente , sento il freddo pungente di quel giorno in cui arrivai . Nonostante fosse l' ora di pranzo il sole ancora timido scaldava appena il mio lungo cappotto . La scena ora mi appare più viva e vedo anche materializzato nei miei ricordi uno zio mai conosciuto che mi aspettava ansioso .# L' immagine si trasforma in un flash back e vedo lo zio , tutto desideroso di portarmi le valigie , trascinarmi per mano verso l' uscita della stazione . Io ancora un pò frastornata dal viaggio e dalle circostante intime in cui mi trovavo , cercavo altrove con lo sguardo vagheggiante nell' aria un appiglio , un conforto . I miei pensieri rallentavano il mio passo . Improvvisamente mi destai turbata . Lo spintone di un personaggio schivo fece precipitare i bagagli che lo zio con tanta cura portava .# La valigia cadde e scatenò una reazione a catena caotica e assurda intorno a noi .# Il bagaglio precipitò proprio su un tavolino del dehor del bar della stazione dove una deliziosa vecchietta sorseggiava un the in compagnia del suo cagnolino .# La tranquillità che pochi secondi prima regnava , fu in un solo momento trasformata in totale confusione . La scena del tavolino gambe all' aria ribaltato per terra , della deliziosa vecchietta stralunata per l' accaduto e distratta dalla fuga del cagnolino tanto amato , mi colpì . La scena era la materiale rappresentazione del mio stato d' animo all' arrivo ad Emoh . Il ricordo è ancora vivo , ma come la nebbia offuscava la mia mente insicura in quel momento , così un sottile velo divideva i miei pensieri dalla realtà circostante .Non ricordo altro . Ma quando penso a questo anno trascorso ad Emoh i miei ricordi si focalizzano proprio sul mio arrivo e sulla scena che tanto mi colpì . Tre oggetti dell' accaduto erano e sono la rappresentazione metaforica di me stessa : un treno sinonimo del viaggio , un tavolino ribaltato rappresentazione di uno sconvolgimento interiore e un cagnolino che scappa simbolo della fuga , della ricerca dell' eterna libertà , ma soprattutto del ritorno e del cammino per ritrovare una propria strada verso casa . La casa che ora tanto sogno e cerco .#
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