Ore due . Nell’ apparente tranquillità di una stazione , gente che va e che viene , treni in arrivo e in partenza , puntuali e in ritardo . Traffico di mezzi , valigie e persone . Un tavolo dove è probabilmente appena stato consumato un pasto : bicchieri vuoti , posate sparpagliate , il tovagliolo ancora piegato . Non ci si stupisce più di nulla al giorno d’ oggi , però mi sento strano . Dentro di me avevo un presagio ; qualcosa stava per accadere . . Ai piedi del tavolo resti di cibo , giornali , bicchieri ancora pieni di qualche bibita versata per terra . Tutto ciò sembra surreale . Davanti ai miei occhi una rapina . Un uomo dall’ aria sospetta ruba una valigia senza che nessuno se ne renda conto , se non il diretto interessato . La gente intorno lui rimane all’ oscuro . Sarà perché una coppia di fidanzati si sta baciando così passionalmente che la loro visione del mondo termina in quel bacio caloroso ; sarà perché il tecnico della ferrovia si volta e non comprendendo la situazione , torna al suo lavoro ; oppure perché l’ unica persona oltre al rapinato che ne subisce le conseguenze è una povera signora anziana che perde anche il suo cane ? L’ indifferenza regna nella stazione … tra la confusione e l’ apparente tranquillità , tra una bibita e una sigaretta , in attesa di un treno che probabilmente arriverà in ritardo e un po¬ ’ + di sana e quieta solitudine . |