Le stazioni sono luoghi affascinanti quanto atipici . La varietà di persone che ne sfruttano i servizi è impressionante , quasi quanto la quantità di ipotetici avventori . Ci sono le madri che salutano i figli , pronti a dedicarsi ad una nuova settimana all’ insegna dello studio universitario , ma ci sono anche genitori che partono , dopo aver trascorso il finesettimana a casa dei figli , ormai sposati , per godersi un poco i nipotini . Alcune coppie stazionano al bar , prendendo un caffè in attesa dell’ annuncio che definisce il binario che vedrà il proprio treno partire , quando un cameriere sbadato urta il tavolo , facendo cadere tazze e bicchieri . Altre coppie si salutano , promettendo di rivedersi la settimana seguente e sperando che i mille impegni che devono affrontare quotidianamente non li dividano più del necessario . Anche gli animali non disdegnano una passeggiata vicino ai binari , dai cani che sfuggono ai padroni , a piccioni che cercano qualche briciola , lasciata da un generoso mangione . Infine , ci sono loro : i ferrovieri . C’ è chi sale dal treno e chi vi discende , chi fornisce informazioni a turisti in difficoltà , chi accompagna al punto informativo anziane signore senza biglietto . È un amalgama strano , atipico , ma sintomatico di quanto il mondo sia vario , confuso persino , ma sicuramente interessante , anche agli occhi di chi i fenomeni umani preferisce evitare di catalogarli . |